Il corpo e lo spettro

Cari lettori de L’antivirus,

     nel nostro ultimo articolo tiravamo le somme di ciò che L’antivirus era stato, e ancor di più cercavamo di riflettere su cosa L’antivirus sarebbe potuto diventare. In discussione, dicevamo allora,

non è solo, e non è tanto, quanto letale sia il coronavirus, quanto rapidamente si diffonda, quanto resistente sia al calore o ai più disparati disinfettanti. In discussione è come dobbiamo e dovremo comportarci di fronte ad esso; e soprattutto, come potremo far sorgere, a partire da esso, un mondo diverso, immune a tutti quei virus così tragicamente umani che già da decenni affliggevano le nostre vite.

     Fondamentale obiettivo de L’antivirus non era soltanto aprire un dialogo aperto, approfondito e intergenerazionale intorno alla crisi coronavirus, ma anche coagulare un gruppo che alle conseguenze di tale crisi potesse, nel proprio piccolo, rispondere. Non sapevamo bene dove stessimo andando, né come ci saremmo andati; sapevamo però di non avere altra scelta che camminare, che L’antivirus sarebbe andato avanti.

     Oggi, il nostro cammino ha finalmente preso direzione e forma. Le nostre idee e le nostre speranze non solo in relazione alla crisi coronavirus, ma in relazione alle grandi tematiche cui essa riporta, come il digitale, il corpo, il dolore, la felicità, sono confluite in un libro, Il corpo e lo spettro, edito da Donzelli. Se volete continuare a seguirci nel nostro cammino, se volete riprendere a dialogare con noi, cercateci su Facebook (https://bit.ly/3GJpXxS), Instagram (https://bit.ly/3NimI2) o Tik-Tok (https://bit.ly/3Ng99RD) e soprattutto, dal 24 giugno, in libreria.

     Il lockdown è stato una tappa fondamentale di un processo di lunga durata, che ha avuto inizio molti secoli prima della comparsa del virus. Tale processo ha a che vedere con la maniera in cui l’uomo cosiddetto occidentale si pensa, e con la relazione che esso intrattiene con il proprio corpo. Comprendere il lockdown significa dunque comprendere questo processo, e assumere fronte ad esso una posizione, tanto morale quanto politica. La direzione che la civiltà occidentale prenderà nei prossimi secoli dipenderà anche, e forse anzitutto, da cosa noi tutti, dei nostri corpi, decideremo di fare.

 

La redazione de L’antivirus

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