La vita al centro. Appunti per una politica dei saperi

In tempi di solitudine e reclusione forzata, assistiamo, da studenti, alla manifestazione del lato più mortifero dell’organizzazione dell’università, che trova nella didattica frontale il suo epigono. Mortifero e mortificante è stare davanti ad un PC ad ascoltare per ore lezioni che, adesso, si mostrano nella loro natura di soliloqui autoreferenziali. E il sapere istituzionalizzato appare d’un colpo un sapere impersonale e passivante, un qualcosa che sembra

Leggi il seguito

Salvini, la ministra, Google e il Papa

I motivi per parlare di scuola e di didattica sono sempre numerosi, ma quelli per tacere generalmente sono in netta maggioranza. Questa mia convinzione aveva vacillato già qualche giorno fa, quando la ministra dell’istruzione aveva dato prova dell’incapacità di comunicare nella propria lingua madre1 e Salvini aveva pubblicato un post in cui poneva il problema dell’accesso all’istruzione per tutti e tutte proponendo, come in Spagna, una programmazione didattica nazionale via tv.

Leggi il seguito

“In mezzo a queste quattro mura scolastiche”

Nel recente dibattito sulla scuola, sorto nel clima surreale che stiamo tutti vivendo con apprensione in questi giorni di Coronavirus, ho visto con preoccupazione rispuntare – dopo le stagioni della “scuola delle tre i” (2008) di berlusconiana memoria (impresa/informatica/inglese) e della “buona scuola” del governo Renzi, col suo Piano Nazionale Scuola Digitale (2015) – il mito dell’informatica

Leggi il seguito