Salvini, la ministra, Google e il Papa

I motivi per parlare di scuola e di didattica sono sempre numerosi, ma quelli per tacere generalmente sono in netta maggioranza. Questa mia convinzione aveva vacillato già qualche giorno fa, quando la ministra dell’istruzione aveva dato prova dell’incapacità di comunicare nella propria lingua madre1 e Salvini aveva pubblicato un post in cui poneva il problema dell’accesso all’istruzione per tutti e tutte proponendo, come in Spagna, una programmazione didattica nazionale via tv.

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