Il mondo di cui prendersi cura

Nella mia quotidianità, con l’isolamento, si è dolcemente insinuata un’abitudine che prima non avevo. Non è questione di imposizioni o consigli: ho iniziato quasi per caso e adesso questo gesto è diventato un tranquillo rituale. La sera, sul tardi, mi affaccio al ballatoio dove si trova l’ingresso di casa mia e ri-mango per qualche minuto a contemplare il buio sospeso su quel piccolo angolo di Torino che si offre al mio sguardo.
Sulla sinistra, fra gli alberi, svetta Superga, che di notte – specialmente quando le stelle e la luna le fanno corteo – è ancora più bella. A tutto quello che sta più in basso non avevo mai prestato troppa attenzione. Adesso, invece, ci sono costretto.

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