Sanità in salsa lombarda
di Maurizio Costantini
Guardando ai dati di questi tre mesi di epidemia qualcuno si è chiesto se non fossimo davanti a due epidemie differenti: una in Lombardia e l’altra nel resto del Paese. Anche dopo tutte le “normalizzazioni” possibili (quando si cerca di eliminare fattori di “annebbiamento” per poter paragonare i dati in modo da renderli più ‘significativi’), i numeri e le curve della Lombardia restano diversi da quelli di tutte le altre regioni: la seconda regione (dopo la Val d’Aosta) per diffusione del virus (0,760 casi accertati su 100.000 abitanti), la prima per indice di letalità (18,1%), l’ultima per rapporto tra tamponi fatti e casi accertati (5,24 tamponi per ogni caso) (1).
Un virus più aggressivo (2)? Per ora nessuna conferma. Le polveri sottili (3)? Un problema di gran parte della Pianura Padana, non solo della Lombardia. L’inquinamento elettromagnetico e la rete 5G in particolare (4)? Ipotesi difficile da dimostrare e da smentire, quindi poco produttiva, almeno in questo caso specifico.
E allora, forse, hanno ragione loro: tutti hanno fatto degli errori, ma la Lombardia un po’ di più (5).
In realtà, il Presidente del Consiglio aveva lasciato intuire come la pensava sulla sanità lombarda già il 28 febbraio (6). Ma poi aveva smorzato i toni, rimandando una resa dei conti (inevitabile?) alla fine dell’emergenza.
Sugli errori presenti e presunti, passati in giudicato ed amnistiati, della sanità lombarda, è in corso da anni un dibattito pubblico che solo occasionalmente, però, esce dai circoli degli addetti ai lavori (7). Buona parte della discussione ruota intorno a quella che è la caratteristica principale, rivendicata con orgoglio dagli amministratori, della sanità lombarda: la forte componente di sanità privata accreditata (cioè pagata con soldi pubblici). È un fattore di inefficienza/inefficacia, soprattutto in situazioni di emergenza, come sostengono i più? (8,9) Oppure i problemi sono altrove, come sostengono alcuni? (10,11).
Difficile rispondere una volta per tutte a questa domanda ma, sicuramente, un nome ci può aiutare: è quello di Roberto Formigoni, quattro mandati consecutivi come presidente della Regione Lombardia, 18 anni che vanno dal 1995 al 2013. È a lui (e alla Compagnia delle Opere/Comunione e Liberazione/Movimento Popolare) che si deve la trasformazione della sanità lombarda (12,13) in un settore economico così profittevole da attirare anche investitori esteri, come si legge nell’ultimo rapporto CERGAS-2019 della Università Bocconi :“La redditività di molti gruppi profit, pur con alcuni distinguo, è buona o eccellente; questo, assieme alle dinamiche epidemiologiche e demografiche e alla nota frammentazione del settore, suscita l’interesse per il settore da parte di investitori istituzionali (si veda il caso dell’ingresso del fondo Trilantic come socio di ICS Maugeri) e di gruppi esteri come Synlab” (14) . Ma la storia della sanità privata convenzionata in Lombardia era cominciata prima del 1995, molto prima.
Nel 1969, a Segrate, per iniziativa di un intraprendente e tenace sacerdote veronese trasferitosi a Milano nel dopoguerra, Luigi Verzé, viene posata la prima pietra di un nuovo ospedale: il San Raffaele (HSR). La rincorsa era partita almeno 11 anni prima, nel 1958, quando era stata costituita la struttura di comando dell’operazione, il Centro assistenza ospedaliera “San Romanello”. I principali finanziatori sono la famiglia Bassetti, storico marchio dell’industria tessile, ed il conte Leonardo Bonzi, che mette a disposizione i terreni per il nuovo ospedale (e per un nuovo quartiere residenziale, Milano-2, che verrà costruito da un giovane imprenditore di nome Silvio Berlusconi). Nell’ottobre del 1971 HSR apre i battenti, è da poco diventato primo Presidente di Regione Piero Bassetti. Nel 1973 arriva la collaborazione/convenzione con l’Università di Milano, che nel 1980 si trasforma nella creazione del Polo Universitario di Medicina e Chirurgia; su questa operazione grava l’ombra della condanna a 16 mesi per corruzione nel marzo 1976, corruzione che avrebbe avuto per oggetto proprio la convenzione con l’Università e quella con la Regione per circa 2 miliardi di rimborsi. Con ragione i Radicali nel 1978 avevano presentato un’interrogazione parlamentare sul prete-manager dai “modi mafiosi” (15), ma avere ragione in politica non basta. Nel 1996 il rapporto con l’università di Milano si chiude, e viene inaugurata l’Università Vita-Salute San Raffaele. Questo schema (università pubblica come incubatore dell’università privata) verrà poi riprodotto da altri attori della scena sanitaria privata come Humanitas (famiglia Rocca). Dopo i fatti del 2011 (16), la morte di don Verzé, la condanna di Formigoni ed il suicidio del braccio destro di don Verzè, Mario Cal, HSR è dal 2012 di proprietà del Gruppo San Donato (famiglia Rotelli), che l’ha rilevato per poco più di 400 milioni di euro e che, apparentemente, ne ricava utili.
Da più parti ci si chiede se la pandemia appena attraversata non sia l’occasione per correggere alcuni errori, non solo della Lombardia, come quello di aver enormemente depotenziato la medicina territoriale e quella delle cure primarie (i medici di famiglia) concentrando le risorse nella medicina ospedaliera e di “eccellenza” (17).
Sono abbastanza scettico sulla possibilità che questo possa accadere e, soprattutto, non credo che la sanità (come il giornalismo) possa seriamente e rapidamente liberarsi dei condizionamenti criminal-industriali. In questo tempo di quarantena, tuttavia, in almeno una mano stringo la speranza (19).
Maurizio Costantini è medico ospedaliero; ha 61 anni e vive a Siena.
1) https://lab24.ilsole24ore.com/coronavirus/?utm_source=fasciahp
3) https://valori.it/coronavirus-lombardia-polveri-sottili-pm10/
5) https://www.youtube.com/watch?v=uGErGfGGCDY
9) https://www.rassegna.it/articoli/sanita-privata-non-per-le-emergenze
10) https://www.competere.eu/sistema-lombardia-funziona/
12) https://www.saluteinternazionale.info/2020/03/lombardia-istantanee-a-confronto/?pdf=17344
17) https://www.saluteinternazionale.info/2020/04/lettera-aperta-al-ministro-della-salute/
18) https://www.soundsblog.it/post/590988/limmunita-di-gregge-checco-zalone-testo-significato-canzone